L’alluce valgo è una deformità che riguarda il primo dito del piede e si manifesta con la deviazione dell’osso metatarsale che provoca
un’angolazione anormale.
Le principali sintomatologie dell’alluce valgo sono: infiammazione, dolore, arrossamento e gonfiore in corrispondenza della testa del 1° metatarso.
La terapia podologica è finalizzata ad evitare la progressione dell’alluce valgo attraverso trattamenti conservativi come le ortesi plantari o le ortesi in silicone.

L’alluce rigido è molto debilitante poiché l’alluce svolge un ruolo fondamentale nelle fasi del passo e molto spesso viene confuso dai pazienti con l’alluce valgo.
L’alluce rigido è una alterazione degenerativa artrosica della prima articolazione metatarso falangea che provoca dolore, limitazione del movimento articolare con un deficit deambulatorio che può provocare altre patologie sia al piede che al ginocchio e all’anca.
Il trattamento prevede l’uso di ortesi plantari, calzature con suola di tipo biomeccanico.

Il dito a martello è una deformità comune a livello delle dita del piede specialmente del secondo e terzo dito.
Si caratterizza da una flessione dell’articolazione intermedia e conseguente flessione della falange distale.
Questa deformità può essere causata da una predisposizione genetica, da alterazioni biomeccaniche, retrazioni tendinee o da traumi, oppure può essere associata alla presenza di malattie quali l’artrite reumatoide altre patologie di tipo neurologico.

La metatarsalgia è un dolore localizzato nella parte anteriore della pianta del piede, spesso è causata da un sovraccarico funzionale a livello delle teste metatarsali di solito sotto al secondo e terzo metatarso.
È una condizione abbastanza comune e può limitare i movimenti o addirittura impedire completamente la deambulazione. Oltre al sovraccarico, la metatarsalgia può svilupparsi per cause iatrogene o dalla degenerazione del cuscinetto adiposo sotto l’avampiede.

Per Neuroma di Morton si intende una sofferenza del III nervo digitale comune, un nervo sensitivo che innerva il 3 e 4 dito del piede. Microtraumi ripetuti e compressivi nel punto di passaggio tra le teste di III e IV metatarsale portano alla formazione di tessuto fibroso all’interno del nervo e quindi ne aumentano le dimensioni provocando un forte dolore. Meno frequentemente esistono neuromi negli altri spazi intermetatarsali.

La fascite o fasciosi plantare è un dolore che ha origine nella fascia densa di tessuto chiamata fascia plantare, che si estende dal fondo del tallone fino alla base delle dita.

La spina calcaneare è uno sperone osseo (osteofita), che si sviluppa nella parte posteriore o inferiore del calcagno.

La tallonite, o talalgia plantare, è un’infiammazione che colpisce l’area del retropiede inferiore. La tallonite può avere diverse origini, alterazioni biomeccaniche e posturali, calzature non idonee alla morfologia del piede, reumatismi o artrosi, tendinopatia inserzionale, infiammazione causata principalmente dagli sport nei quali viene sollecitata la zona del tallone, malattie metaboliche, come la gotta, e reumatiche, obesità e sovrappeso.
Nei bambini (8-13 anni) la tallonite è nota anche con il nome di Sever-Blanke-Haglund è un’infiammazione del calcagno. L’infiammazione colpisce il nucleo di accrescimento del calcagno (apofisi posteriore del calcagno) che si trova nella parte posteriore e inferiore dell’osso, nel punto in cui si inserisce il tendine d’Achille (vedi radiografia a lato).

La tendinite consiste in un’infiammazione di un tendine, ovvero della struttura che collega le ossa ai muscoli, permettendo il movimento delle articolazioni.
La tendinite del tibiale posteriore è molto frequente nei piedi pronati e nei piedi piatti rigidi.
Negli sportivi la tendinite dell’achilleo e dei peronieri sono le tenndiniti più frequenti e di solito associate ad un piede cavo supinato.

La borsite è una condizione dolorosa che interessa le piccole sacche ripiene di liquido, chiamate “borse”, che proteggono le articolazioni e anche altre parti anatomiche.